H2 FILIERA IDROGENO

Un'opportunità per il futuro

ICE

La ricerca sui motori a combustione interna ha raggiunto notevoli risultati. Sono stati infatti messi a punto due motori a iniezione diretta, uno in precamera e uno direttamente in camera di combustione.

Un ostacolo all’uso dell’idrogeno negli autoveicoli è portarne a bordo la quantità necessaria per una ragionevole autonomia. La densità energetica dell’idrogeno è infatti meno di un terzo di quella, già bassa, del metano (a pari volume e pressione) e le norme italiane non consentono di superare 200 bar. È quindi basilare utilizzare l’idrogeno fino a basse pressioni residue e convertire la sua energia potenziale in energia meccanica con alto rendimento. Il sistema d’iniezione d’idrogeno studiato e brevettato unisce i vantaggi dell’iniezione diretta (alta potenza specifica, nessun ritorno di fiamma nei condotti d’aspirazione, alto rendimento) con quelli dell’iniezione indiretta (economicità del sistema, sfruttamento della pressione residua nel serbatoio fino a 12 bar).


Report: Motori a idrogeno con iniezione diretta a bassa pressione (UNIPI)